
E' buffo che dopo anni di vertiginosa evoluzione, dai computer elettromeccanici ai microprocessori... si stia tornando alla TI-54 !
Certo, sugli apparecchi più sofisticati ormai è comune trovare un vero sistema operativo, più o meno dedicato , ma la filosofia di utilizzo è sempre quella del sistema compatto, che fa poche cose, ma bene e in fretta.
Sulla "fretta" c'è ci sono un pò di equivoci su cui fare chiarezza. Se devo lavorare su un CAD per tutta la giornata, velocità vuol dire, che so, la quantità di punti renderizzati al secondo. Non è raro che chi fa questi lavori lasci sempre il PC acceso per terminare i processi di notte.
MA, se devo prender un appunto sull'autobus in "fretta", velocità vuol dire istant-on, pulsanti dedicati, lunga autonomia et c.
Certo, il limiti ci sono, e non sono da poco. Alcuni dipendono dal costo generale delle tecnologie minuaturizzate e a basso consumo. Altre sono di progetto: per esempio mi sembra ragionevole che, a meno di veri e propri bug, non sia possibile cambiare / aggiornare il sw, operazione che è alla base di tutte le instabilità che sperimentiamo giornalmente sui PC.
Purtroppo questi oggetti (che siano palmari, smartphone, thin client o quant'altro) sono ancora visti, specialmente in Italia, come dei gadget, degli status symbol da esibire al bar. E questo influisce parecchio sul prezzo con cui i produttori piazzano questi prodotti, sia per i ridotti volumi di vendita, sia per la propensione all'acquisto "del giocattolo" di lusso dell'acquirente tipo.
Il computer "vero", quello di cui vantarsi, è ancora il PC dell'ultima generazione.
Che poi ormai servano simili potenze solo per far girare i giochi, o per far vendere sistemi operativi ipertrofici non interessa nessuno...
Certo, sugli apparecchi più sofisticati ormai è comune trovare un vero sistema operativo, più o meno dedicato , ma la filosofia di utilizzo è sempre quella del sistema compatto, che fa poche cose, ma bene e in fretta.
Sulla "fretta" c'è ci sono un pò di equivoci su cui fare chiarezza. Se devo lavorare su un CAD per tutta la giornata, velocità vuol dire, che so, la quantità di punti renderizzati al secondo. Non è raro che chi fa questi lavori lasci sempre il PC acceso per terminare i processi di notte.
MA, se devo prender un appunto sull'autobus in "fretta", velocità vuol dire istant-on, pulsanti dedicati, lunga autonomia et c.
Certo, il limiti ci sono, e non sono da poco. Alcuni dipendono dal costo generale delle tecnologie minuaturizzate e a basso consumo. Altre sono di progetto: per esempio mi sembra ragionevole che, a meno di veri e propri bug, non sia possibile cambiare / aggiornare il sw, operazione che è alla base di tutte le instabilità che sperimentiamo giornalmente sui PC.
Purtroppo questi oggetti (che siano palmari, smartphone, thin client o quant'altro) sono ancora visti, specialmente in Italia, come dei gadget, degli status symbol da esibire al bar. E questo influisce parecchio sul prezzo con cui i produttori piazzano questi prodotti, sia per i ridotti volumi di vendita, sia per la propensione all'acquisto "del giocattolo" di lusso dell'acquirente tipo.
Il computer "vero", quello di cui vantarsi, è ancora il PC dell'ultima generazione.
Che poi ormai servano simili potenze solo per far girare i giochi, o per far vendere sistemi operativi ipertrofici non interessa nessuno...
Nessun commento:
Posta un commento