martedì 25 settembre 2007

Motociclismo / Accessori / Abbigliamento / Guanti



Ebbene sì, l'ammetto: sono un feticista in fatto di guanti !
Il bello è che il mio ideale è guidare senza guanti: il massimo della sensibilità e della libidine.
Però non si può... alla minima scivolata ci si scartavetra tutta la mano, se non peggio.
In inverno poi senza un minimo di protezione si perde immediatamente sensibilità.
I vantaggi dei guanti sono quindi innegabili.

Gli svantaggi, per quanto mi riguarda, sono:
- perdita complessiva di sensibilità (in proporzione più o meno diretta con lo spessore sulle dita)
- formicolii alle punta delle dita
- rigidità / resistenze nella chiusura del pugno
- difficoltà di interfacciamento con la giacca
- interferenza delle cuciture delle punte con le leve
- un altro aggeggio da comprare, da indossare, da sistemare...

Mi sono dato una regola: indossare il guanto "minimo" per le circostanze: questo naturalmente implica uno sterminato campionario di modelli....

La gamma più o meno è questa:
- guantino di pelle stile automobilistico: inutile e pericoloso
- guanto in gomma (praticamente inutile, salvo forse in un monsone...)
- guanto in pelle più o meno tecnico
- guanto sintetico leggero (impermeabile)
- guanto sintetico intermedio (impermeabile)
- guanto sintetico pesante (impermeabile)

I produttori poi consigliano vari tipi di sotto-guanto: in seta, in cotone, in pile...
Io in pieno inverno provo spesso ad usarli come seconda barriera, ma mi danno molto fastidio: tendono a scivolare all'interno del guanto (cosa in sè piacevole, da fermo), togliendo parecchia sensibilità.

Nel profondo Nord vanno molto le moffole, dei guanti senza dita, fissati permanentemente al manubrio. Non le ho mai provate ma devono essere caldissime. Mi lascia un pò perplesso l'idea di essere vincolato alla moto: se devo fare una manovra improvvisa ?

Ci sono poi le manopole riscaldate, che in teoria dovrebbe ridurre parecchio l'esigenza del guanto pesante: ma quest è un'altra storia....

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