martedì 11 settembre 2007

Audio / Autocostruzione / Diffusori / QNPS-1 - I materiali


















































Una volta deciso il progetto di massima, mi sono scontrato con il problema del reperimento del materiale: in pratica l'Italia è un deserto. I componenti effettivamente disponibili sono di bassa qualità, e il resto va importato ad-hoc con ricarichi (a giudicare dai prezzi on-line) semplicemente scandalosi. Si trova più o meno quello che si trovava negli anni settanta (e spesso sono proprio gli stessi "fondi di magazzino" !): Ciare, RCF...
Per fortuna esiste Internet, e dopo aver raggiunto un doloroso compromesso tra finanza e audiofilia ho ordinato gli altoparlanti.

Woofer: scartati i 15" per il puro costo del trasporto (al chilo !) mi sono orientato sugli "storici" 12" Peerless; sulla carta gli XLS12 hanno caratteristiche fenomenali, ma a conti fatti gli SLS costano parecchio di meno e differiscono principalmente per la Xmax (8 mm invece che 12,5), che nel mio caso non dovevo (per progetto) neanche avvicinare.

Mid-range: esiste una quantità sterminata di mid-range, con tecnologie e curve di risposta pressochè infinita. Alla fine mi sono orientato precauzionalmente su un full range (che peraltro mi ha permesso di fare una serie di test preliminari durante la costruzione): il Tang Band W4-1337S, un 4" che sulla carta è molto lineare da 200 a 10 KHz

Tweeter: qui ho voluto nuovamente "sperimentare" un pò: di solito gli audiofili duri e puri storcono il naso a mescolare tecnologie diverse per timore di colorazioni timbriche non omogenee. Io da un pò seguivo l'evoluzione dei ribbon, e mi sembrava che semplicemente non ci fossero paragoni, almeno sulle alte frequenze. Ho selezionato quindi il Bohlender-Graebener Neo3PDR, un trasduttore eccellente e di facile pilotaggio. Per una volta, poi, il trasduttore era corredato di misure precise, tra cui le curve in geometria a dipolo, nella quale eccelle per estensione e linearità (il Neo viene venduto con una conchiglia fonoassorbente posteriore: basta rimuoverla).

Per l'elaborazione del segnale, non volendo aggiungere ulteriori incognite, mi sono subito rivolto al digitale. Prima di tutto perchè difficilmente, nonostante tutte le obiezioni audiofile, sarebbe stato (per me) possibile superarne le qualità in analogico; poi perchè è immensamente più semplice fare prove, tarature, modifiche et c.
Parlo dell'elettronica perchè, non potendo fare tarature professionali (e i relativi circuiti dedicati), in pratica questa diventa parte integrante dei diffusori, che non potrebbero essere pilotati da un normale stereo.
Esistono nel campo apparecchiature cosidette high-end a prezzi semplicemente spaventosi: per fortuna il mio orecchio non è in grado di notare differenze così fini. Inoltre collegare simili divinità a un paio di rozzi dipoli autocostruti mi sembrava un pò sacrilego...
Esiste poi un'altro mondo, snobbato dagli audiofili, quello dell'audio professionale: non parlo delle attrezzature PA "da battaglia" ma di quella da studio: i prezzi sono molto abbordabili.
Alla fine ho preso un DSP (Behringer DEQ2496) molto flessibile con tanto di Real Time Analyzer, ed un crossover digitale (Behringer CX3400).
La mia preoccupazione principale era quella di recuperare il roll-off alle basse frequenze tipico dei woofer a dipolo, e il DSP consentiva una variazione di solo (!) +/-15 dB.

Per la parte stutturale ho utilizzato i ripiani da cucina di IKEA (!): dell'ottimo lamellare di rovere da 38 mm, perfettamente stabilizzato e lucidato. Il pannello centrale in Lexan pone il problema dei fori (che sarebbero rimasti in vista) per gli altoparlanti, e ho dovuto farmeli consegnare già bucati.

Per i cavi, ho scoperto che ci sono signori che riescono a vendere il rame in modo molto... creativo (e a prezzi assurdi) ! Per fortuna su TNT ho trovato un pò di esperienze sull'uso dei cavi di rete (FFRC), e mi sono limitato ad usarne uno per via, ma di buona qualità (CAT6 solid core).

La cosa in assoluto più difficile è stato reperire dei tubi di materiale inerte del diametro sufficiente a contenere i woofer. Dopo aver scartato una quantità di soluzioni per una ragione o per l'altra, decisi che l'unica possibilità erano i tubi... da fogna (PVC 400 mm) !
Erano lunghi, robusti (6 mm), inerti e... introvabili ! Il problema è che solo i grandi cantieri usano quei tubi e non li troverete nel deposito sotto casa.
Dopo molte ricerche, su indicazione di un costruttore li ho trovati a casa del diavolo: mi sono guardato bene dal dire all'operaio a quale fine mi servivano...

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