mercoledì 12 settembre 2007

Audio / Elettronica / Marantz PM7200


Dopo una serie di amplificatori autocostruiti e altri più o meno "taroccati", un giorno decisi di "mettere la testa a posto" e passare ad un amplificatore commerciale, ma di qualità decente.
Nonostante le apparenze, tolta la moltitudine di "integrati", "sistemi completi", "home theater", "classe D" ed esclusi i cosidetti (e costosissimi) amplificatori "high-end", non è che ci fosse poi molta scelta.
Le mie esigenze erano un pò conflittuali: da una parte avevo bisogno di una buona riserva di potenza per pilotare con due canali gli inefficentissimi dipoli, dall'altra mi stavo orientatando verso la multi-amplificazione, nel qual caso avrei potuto in futuro sfruttare anche un finale "minimale" per i soli tweeter.
Inoltre, sempre in vista della multi-amplificazione, mi serviva un qualche sistema di controllo che gestisse tutto l'armamentario senza far venire l'elettricista ogni volta che si voleva accendere l'impianto.
Alla fine mi orientai verso il Marantz PM7200, uno stereo che in classe AB eroga 155 W su 4 ohm, ma che (credo unico nel genere) può lavorare in classe A a 30 W.
L'adozione dello "standard" Marantz nel bus di controllo è stata una scelta sofferta, perchè, a meno di farsene uno ad hoc, questo vincolava i futuri sviluppi (e di fatto alla fine presi radio e CD sempre Marantz...). Naturalmente i costruttori lo sanno e si guardano bene da raggiungere un vero standard !
Comunque è decisamente comodo: con un singolo telecomando si controllano tutti gli apparati, e sopratutto si accende tutto quello che è collegato alle prese controllate.
Il pre è ingegnerizzato bene, perchè ha un tasto direct, che bypassa tutti i controlli, ed è separabile dal finale grazie alle prese intermedie per il DSP.
L'unico difetto (peraltro comune a tutti gli ampli di questo tipo) è il forte calore che emana in classe A. Marantz si spertica a dire che è normale, ma io non ho saputo fare a meno di aggiungere una ventola silenziolissima (della Noctua) per "resistere" all'estate romana...
Quanto alle qualità "soniche" ammetto di non saperle valutare. Sicuramente sono all'altezza dei miei dipoli autocostruiti, ma per questo ci vuole poco....

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